Escursioni
nelle valli
Chisone e Germanasca
Sui monti di Porte.
S. Benedetto passando per il Belvedere e Pra Martino.

Partenza: Fontana degli Alpini mt. 738
Dislivello: mt. 400
Tempo complessivo: 3 ore e 45 minuti c.ca
Difficoltà: T/E

Porte, comune dopo Pinerolo, è la “porta” d’accesso alla val Chisone.
Al centro dell’abitato si prende a destra il viale alberato, piazza Martiri della Libertà,
seguendo poi le numerose indicazioni che consentono di raggiungere la fontana degli
alpini dove ampi spazi permettono il parcheggio dell’auto.

Dal piazzale partono due strade: da quello a Dx con l’indicazione per S. Benedetto,
si tornerà, perciò si prende quello a sinistra.
Dopo circa 600 m prendendo un bivio a Sx raggiunge
la Balma, caratteristica casa
addossata ad una parete rocciosa.
Tornati al bivio si continua sulla sterrata fino a che i muretti dei terrazzamenti segnalano la vicinanza di una casa:
“il Ciabot d’ Buratin”, dove sulla facciata un affresco riporta a disegni e storie.
Ritornati sulla traccia principale si lascia sulla destra il bivio per le case Don,  si prosegue per un tratto in ascesa raggiungendo un successivo bivio dove su un castagno si trova l’indicazione per il
“Pilone di S. Francesco”.

La pista di sinistra, con un tratto in moderata ascesa si raggiunge il crinale dove transita la sterrata che congiunge S. Benedetto al colle di Prà Martino.
Andando Sx , dopo 200 m circa, ad un quadrivio la pista a Dx  porta pochi minuti al
“Belvedere” dove su un cippo in pietra s’erge una testa femminile in marmo che rappresenta la libetà, opera dello scultore Edoardo Rubino.
Peccato che ora le piante inpediscono la vista del panorama.
1 ora e 30 minuti c.ca dalla fontana degli alpini.

Ritornati sulla traccia principale prendendola verso Sx  si rraggiunge Il Colle di pra Martino con i resti dell ristorante e del tiro a segno.  Sul piazzale del ristorante giungono 4 strade: a Dx (quella da dove veniamo) scende a S.Pietro in Val Lemina, di fronte raggiunge il Crò, a Sx scende a Villar Perosa e ancora più a Sx  verso le ex-colonie Riv è quella che prendiamo. Passate le ex-colonie ora utilizzate da una parrocchia, proseguiamo sulla strada ora sterrata e superiamo una miniera di grafite con a fianco una fontana con una lapide ricordo.

Continuado a scendere incontriamo la
B.ta Miandassa dove spica all’ingresso un bel pilone votivo dedicato a S. Grato.
Prima di inoltrarsi tra le case si prende la stradina sulla sinistra che con un lungo tratto nella faggeta permette di raggiungere la notevole fonte di Sagna la Feya, per poi  continuare in leggera discesa, sino ad una casa isolata dove la visuale si allarga da una parte verso il Gran Truc ed il Poggio Pini e dall’altra  verso le pareti del monte Cucetto, la Punta della Merla e la Punta dell’Aquila.
Si prosegue ancora per un tratto sino alla successiva svolta oltre la quale ci si immette su una più ampia traccia forestale che sale da Prato Marino dove di prende a sinistra. Alternando lunghi tratti in piano ad altri dove si sale, sempre di poco, questa termina al quadrivio posto poco più sotto della chiesetta di
S. Benedetto.
Vicino, nel punto in cui il pendio precipita, una staccionata delimita il
“Belvedere” assai panoramico sui monti e sulla valle. Tornati al superiore bivio per Porte si prende ora lo stradello che s’inoltra in piano subito superando i ruderi di un insediamento. Al successivo, la borgata Sartè, oltre l’ultima casa si prosegue ancora per un tratto in piano e prima di raggiungere i successivi ruderi si scende a svolte verso valle. Il breve traverso che segue porta la traccia ad una borgata dove, arrivando la strada, le case sono state ristrutturate. Lasciato l’insediamento, al bivio che segue, trascurata la strada che scende a valle, a Porte, si prende quella che s’inoltra verso monte, come suggerito da un paletto con l’anello. Continuando, lungamente e piacevolmente, sempre quasi in piano, superati per via altri ruderi e alcune lapidi con su riportati i testi di canzoni degli alpini, sempre restando sulla traccia principale, attraversato un rio, si ritorna in breve alla spiazzo presso la fontana degli alpini dove questo anello si chiude.
2 ore c.ca dal Belvedere.

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