Percorsi Nazionali
GTA- SI
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Escursioni
nelle valli
Chisone e Germanasca
01.3B Anello sulla dorsale del Vallone del Grandubbione

Quote toccate: colle del Besso m 1464 – monte Paletto m 1665 e Muretto m 1705
punta di Gianna 1971 – Cugno d’Alpet m 2072 – Madonna della Pace m 2067 –
Punta dell’Aquila m  2119 - Punta della Merla m 1906 – monte Cucetto m 1692.

Itinerario su sentieri poco battuti che richiedono abilità di muoversi in montagna.
Ottimi panorami.


partenza  
: Serre Marchetto m 1130 (cordinate 44 57.723, 007 14.596)
Dislivello : m   1350
sviluppo   :m 17200
Tempo      : h  7
difficoltà  :  E/EE

Percorrendo la superstrada della val Chisone, raggiunta la rotonda con blocchi di pietra dritti, " le pere drite" si esce per Pinasca.
Al successivo incrocio si svolta a sinistra e si attraversa il paese di Pinasca. 100 metri dopo la chiesa ed il cimitero si trova a destra la strada con l’indicazione per Serre Marchetto.
Si sale sempre seguendo le indicazioni e poi attraversato il bel piano punteggiato di casette e imboccata la salita, subito,  in corrispondenza del tornante, si stacca a sinistra la pista con indicazione  Cucetto - Merla - Aquila (sentiero 346). Si parcheggia negli slarghi della strada.

Descrizione
Preso il sent.346  che porta a Cucetto lo si abbandona dopo 600 m per Imboccare a Dx
" il Viol d'la Miana" e si prosegue seguendo le indicazioni  e le solite tacche biancorosse. Dopo un tratto pianeggiante si incontra un corto canalino attrezzato un poco impegnativo ma senza particolari difficoltà. Oltre, il sentiero prosegue con dei sali-scendi e passando sotto pareti rocciose si attraversa una prima pietraia.
Raggiunta la dorsale si scende per superare un rio e si perviene ad notevole ammasso roccioso, che si aggira da monte, oltre il quale ancora si scende a svolte passando al guado di un altro rio dove parte la via ”Dei Torrioni” che porta in vetta al monte Cucetto.
Riprendendo in piano si prosegue avendo di fronte le rocce della
parete del Visch e  la dorsale con la chiesa di Serremoretto sulla sinistra. Con la discesa che segue si perde rapidamente quota e superato alcune rocce si incontrano i prati e le case di Rocceria Alta 1 ora circa da Serre Marchetto.
Raggiunta la strada in mezzo alle case la si segue a Sx fino al ponte delle case Picco per poi  salire su sterrata alle case del Pilone .Dalle case del Pilone si segue l’itinerario per “I Fornetti” (piccola casa alpina del CAI di Pinasca), sempre in mezzo al bosco si segue il sentiero, non sempre evidente, fino al Colle del Besso (1466m) dal quale si può scendere in val Sangone per il sentiero 408.

Il colle che collega Giaveno con il Gran Dubbione era un tempo molto  frequentato dai valligiani di entrambi i versanti e tale è rimasto per lungo tempo. Rappresentava il confine tra la Val Chisone, corridoi per Pinerolo allora sotto il Delfinato di Francia e la Val Sangone parte del Ducato di  Savoia nel XVII secolo. Erano presenti dei trinceramenti francesi che si possono intuire guardando il colle salendo il monte Cristetto.
Dall’ampia insellatura del colle si piega a sinistra  e si percorre un buon sentiero che corre sotto i monti Paletto e Muretto.
Si perviene a una sorgente e da questo punto il percorso si fa più arduo, su stretta traccia e dopo su una grossa pietraia scivolosa. Seguendo la cresta che si fa via via più ripida e in circa 30 minuti porta in cima al monte Paletto (1668 m) e da qui in breve al Monte Muretto (1707).
Sempre seguendo il crinale scendere in pochi minuti al sottostante Colle del Muretto m  1641 (raggiunto anche dal sentiero 409 proveniente dalla Val  Sangone)  da dove si ricomincia a salire per raggiungere la Punta della Gianna, dapprima per ripidi ma ampi pendii erbosi, poi su cresta che via via si restringe (1965 m; 45 minuti dal colle). Sempre per cresta proseguire per qualche minuto in piano e quindi risalire il ripido pendio che porta in cima al
Cugno de l’Alpet (2072 m; 30 minuti dalla Punta Gianna).
Da qui si raggiunge facilmente la Madonna della Pace (bivacco) e la
Punta dell’’Aquila m 2119.
Per il ritorno proseguiamo sul  sent. 412 fino al incrociare il 346 proveniente dalla P.ta della Merla che si raggiunge con un traversone. La traccia ci porta poi verso il visibile pannello ripetitore e il monte Cucetto che si protende a sbalzo sulla valle. Facendo attenzione a non scendere a Pralamar  a circa 1600 m prendere la deviazione a SX sempre sul sent. 346 che raggiunge le auto 500 m più in basso.