Percorsi Nazionali
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Escursioni
nelle valli
Chisone e Germanasca
13.03A   la Roccho de l'Impereur

 
partenza: strada per Borgata Faurea circa 1065m (44ŗ57.418'N    007ŗ09.794'E)
 Dislivello:
m 130
 sviluppo : m 1350
 Tempo    :
1:00 anello completo
 Difficoltą: E - EE la salita alla grotta.

La Roccho de l'Ampereur, si trova sul versante orientale della Punta Tre Valli,
a circa 1040 metri di altitudine,  nell'ex Comune di Bovile (ora Perrero),
a poca distanza dal confine con Pomaretto .
Vi si accede seguendo per 4 - 5 Km. la ripida e stretta strada asfaltata, che
si imbocca dietro  dell'Ospedale Valdese e che collega Pomaretto con la
borgata Faure.

Nei pressi dell'ultima curva, prima di arrivare alla borgata Cerisieri, a circa 200 m dopo la deviazione, poco evidente per gli Aymar, si imbocca sulla sinistra un sentiero nel bosco che porta ad una zona prativa sotto la borgata Rey.  Seguendo la pista in discesa si attraversa un piccolo rio, con una presa d'acqua,  e in 10 minuti circa, si raggiungono i casolari ii rovina di Rocce , punto di riferimento per salire ad esplorare la roccia.
Senza entrare tra le case crollate, girare sul fianco della prima casa (segni) e poi senza sentiero evidente salire seguendo i segni bianco-rossi sugli alberi.
La parte terminale sulla roccia č esposta, una
recente catena fa da sicurezza ma richiede comunque passo sicuro ed esperienza sui tratti su roccia.
Si incontra una cengia che fa da terrazzino e qualche metro sopra la grotta di piccole dimensioni.

Dalla primavera del 1686 al settembre 1689, la sola famiglia valdese rimasta alle valli, secondo la tradizione era quella di Pietro Costantino, della borgata Briere, di Bovile, che sfuggita alla cattura, rimase per oltre tre anni nascosta nella roccho dė l'Ampėreur. Esistono infatti nella roccia varie balme di difficile accesso dove la famiglia Costantino si nascondeva nei momenti di maggior pericolo. In una di queste, situata poco sotto la cima, in posizione panoramica e di vedetta, tuttora protetta da un muretto a secco, possono nascondersi a malapena due persone sdraiate; anni addietro, nella stessa vennero ancora trovati dei cocci di stoviglie.
In basso, poco a monte dei casolari in rovina di cui abbiamo accennato prima, a sinistra del sentiero che sale a lato della roccia che fa da ridosso ad un piccolo ripiano, sono scolpite le iniziali 'P.C.' e l'anno 1690.
Il toponimo con cui la localitą č denominata deriva probabilmente dal nomignolo (l'Ampėreur, appunto, l'imperatore) con cui era allora conosciuto il proprietario del bosco nel quale si erge la roccia.