Percorsi Nazionali
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Escursioni
nelle valli
Chisone e Germanasca
14.25  Il Gran Courdun         VIDEO

partenza    : Indritti di Prali m 1626
arrivo         : Perrero
quota max : m 2026 Colletta Sellar
dislivello    :
m 687
sviluppo     : 13.880
tempo        : 4 ore e 30'

Si tratta di un gigantesco complesso per il trasporto a valle del talco estratto dalle cave a quota 2000 m. Composto da 3 teleferiche e 2 decauville, portava il materiale estratto dai siti minerari fino alla strada carrozzabile appena a valle di Perrero a circa 800m.
Il progetto prevedeva la partenza da Sapatlè (2030 m) con una Decauville che arrivava alla Colletta Sellar; una teleferica che discendeva alle miniere di Malzas (1797 m), un’altra Decauville fino a Punta Croc e altre due teleferiche delle quali la prima arrivava a Comba Molino e la seconda al Ponte della Vecchia a Perrero (800 m), passando su un cavalletto posto alle Girarde. Il 23 Ottobre 1893 l’impianto venne inaugurato e fu attivo fino al 1961.
Non essendo un anello sono necessarie 2 auto: una si lascia al ponte prima di Perrero, dove ritorneremo, se non c'è posto proseguire e parcheggiare davanti alla caserma dei carabinieri. Con l'altra proseguire per Prali fraz. Indritti dove comincia il giro.

Lasciata l'auto a Indritti si passa in mezzo alle case per il sentiero 205, poco dopo si trascura a dx il sentiero per il lago d'Envie e si prosegue fino ad incrociare la sterrata che anchessa sale alla colletta Sellar. La si segue per un tratto per poi lasciarla per le miniere di Pleinet e riprenderla poco sopra. Subito si raggiungono i caseggiati delle miniere di Sapatlè.

Si abbandona la strada e si sale in mezzo agli edifici delle ex miniere. Appena sopra il cortile dei caseggiati il rudere della stazione di partenza del primo tratto della decauville che quasi in piano  portava i vagoni carichi di talco fino alla Colletta Sellar m 2028, luogo di partenza del primo tratto della teleferica che portava a Malzas il talco.

Dalla finestra dell'edificio della colletta si può ammirare il pendio di discesa e la stazione di arrivo al Malzas m 1803, che si raggiunge passando a sinistra dell'edificio con il sentiero che scende con parecchi tornantini fino ai caseggiati  delle miniere.
Di qui seguiamo il secondo tratto della decauville per Punta Croc dove il talco veniva scaricaricato dai vagoncini e ricaricato sulla teleferica per farlo scendere a Perrero.
Si prosegue a sinistra dei ruderi della stazione di Punta Croc (Frecce), il sentiero è poco visibile e il primo pezzo è molto ripido ed esposto ma protetto e con ripide svolte scende dalla dorsale.

Piu a valle troviamo un bivio con cartello, sinistra borg Grangette destra Borg Chalves. Lasciata la traccia che porta a Chalves passando per Povét Damount, si prende quella per Grangette segnata all’inizio da tacche rosse sugli alberi. Si incontreranno tre nuclei abitativi, tutti fatiscenti e abbandonati, l’ultimo dei quali, Succetto a m 1428.
Una volta raggiunto quest’ultimo insediamento ci si porta verso le case poste sulla sinistra al fondo, al limitare dei prati, dove riprende la traccia, ora più evidente, che quasi in piano prosegue nel bosco. Poche decine di metri dalle case quando il sentiero comincia a scendere, un bivio poco visibile conduce alla stazione intermedia della teleferica di
Comba Molino m 1360 dove troveremo ancora vecchi pezzi abbandonati.
Tornati indietro verso Succetto riprendiamo il sentiero che si abbassa ripido costeggiando vecchi terrazzamenti con alcune svolte  raggiunge l'insediamento di Pomarat m 1190.
Giunti alla prime, diroccate case, si prende a destra e passando davanti al forno si riprende a scendere ripidi sino a che la pendenza in parte si attenua ed una finestra nel bosco permette di intravedere le sottostanti case di Grangette.
Ancora qualche svolta e finalmente si raggiunge la borgata percorrendo un ultimo tratto spesso invaso da ortiche e i rovi.
Si scende ora su asfalto fino al Cassas poi all'ultimo tornante giriamo a destra scendiamo su sterrato verso il rio Faetto attraversiamo un ponticello e scendiamo a sinistra verso il ponte della Vecchia, stazione di arrivo del "gran Courdun".
Il primo tratto di sentiero è evidente, il tratto su decauville è abbastanza ampio e non crea difficoltà. Invece il sentiero che scende da punta Croc è molto poco frequentato e mal segnato.