tappa 0- Salita al Rifugio “Severino Bessone “ al Lago Verde con la mulattiera panoramica dai 13 laghi Prali si trova alla testata della Val Germanasca. Percorrendo la strada provinciale 23 del colle del Sestriere, a Perosa Argentina seguire a Dx le indicazioni per Prali. Qui giunti attraversare il ponte che immette in Prali svoltare a Dx fino al piazzale della seggiovia. Coordinate 44º53'00.4"N 007º02'33.4"E
Video quota partenza : m 2540 quota max. : m 2790 dislivello : m 1050 in seggiovia + m.1100 / - 1050 difficoltà : E tempo : ore 4:30 partenza : Prali – piazzale seggiovia
La stazione d’arrivo del secondo tratto della seggiovia è al Bric Rond m 2540. Seguendo le indicazioni si scende rapidamente per un costone erboso alla splendida conca dei 13 laghi. Da qui si prosegue fino ai ricoveri militari 2395m posti al centro della conca e dei laghi. Si passa di fronte al nuovo bivacco e lasciata a destra la mulattiera che scende a valle si attraversa la poca acqua che dà origine al rio dei 13 Laghi. Oltre il rio (sentiero 228- GTA- SI) si risale con alcuni tornanti il costone Belvedere (notare i buchi di mina sul tratto a sbalzo, predisposti per far saltare il sentiero in caso di arretramento). Di qui, in discesa, si raggiunge e si supera il pietroso vallone di Clapou e, seguendo la mulattiera, in salita si perviene al Colle Giulian 2451 m, (ore 1.45 dalla partenza). Sul Colle, la traccia che scende verso la Val Pellice e le visibili Bergerie del Giulian 2097 m è quella che da cui faremo ritorno. La mulattiera, sempre evidente, prosegue, parte sul crinale spartiacque e parte a mezzacosta, lungo le erbose pendici meridionali del Monte Giulian. Con alcuni comodi tornanti sorretti da muri a secco, il tracciato si immette sulla insellatura del Passo dar Loup 2456m dal quale, in breve si scende al vicinissimo Passo di Brard 2450 m, anch’esso comunicante con la Val Pellice (ore 2,30 dalla partenza).
Punti di interesse Nell'ampio e splendido pianoro della "conca dei Tredici Laghi" sin dalla fine dell'Ottocento esistevano baraccamenti militari: i "ricoveri Perrucchetti". Servirono da appoggio logistico alla difesa mobile durante la seconda guerra mondiale ed avevano come obiettivo il controllo del Colle d'Abriès. Sulla sponda del lago Rametta si ritrovano ancora due cannoni su affusto rigido da 149/35, fabbricati nel 1916 dall'Ansaldo, con i quali nel 1940 distruggemmo i villaggi di Echalp e La Monta. Seppur privi di volata, otturatore e congegno di puntamento, sono gli unici esemplari rimasti di tutte le batterie campali della zona occidentale delle Alpi. Gli alloggiamenti per i soldati sono sparsi sull'ampio pianoro, sovrastato dalla Punta Comour (2868 m). Al Pâ dâ Loup, nella zona compresa tra il Colle Giulian (2451m) e il Passo Brard, si possono vedere postazioni di mortai, poco oltre i ruderi di una caserma in rovina. Superato il Colle di poche decine di metri, si prosegue verso il Rifugio Lago Verde seguendo il tracciato 228-GTA che si abbassa con diversi tornanti per attraversare gli scoscesi canaloni che scendono dalle cime Fiunira e Ceresira (fino a luglio inoltrato possono essere colmi di neve: superarli in sicurezza con piccozza e ramponi). Si risale sul versante opposto (Bari Grand) fino a pervenire sulla cresta di Viaforcia, all'inizio dei Piani di San Giacomo 2562m. Qui si incontra il sentiero 230 che scende ad incrociare il 208 che da Bout du Col sale anch'esso al Rifugio. Proseguiamo in salita attraverso gli ampi pianori di San Giacomo seguendo i numerosi tornanti che portano al cocuzzolo su cui è posto un traliccio con una campana utilizzata nell'ultima guerra per segnalare l'arrivo degli aerei. Ripristinata dalla "Giovane Montagna" ora è dedicata ai caduti della montagna. Da qui in pochi minuti si raggiunge il colletto della gran Guglia 2790m da cui si gode uno splendido scorcio sulla parete Nord-est del Bucie, sulla Val Germanasca e sul pianoro del Rifugio Lago Verde. (ore 4,00 dalla partenza). A fianco del Colletto c'è ancora una casermetta in discreto stato di conservazione e un camminamento protetto che conduce ad un osservatorio dominante la conca del Lago Verde. Scendendo lungo il canalino, dapprima malagevole, poi più comodo, che costeggiando due pozze d'acqua conduce al Lago Verde sulle cui sponde sorge il rifugio (ore 4:30 dalla partenza)
Salita alla Gran Guglia Dal colletto in 15 minuti e possibile raggiungere la croce posta sulla cima della Gran Guglia seguendo la traccia che risale il crinale su facili lastroni